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Spartacus - Sangue e sabbia (2010) - Serie TV Streaming ITA


Spartacus - Sangue e sabbia (2010) - Serie TV Streaming ITA

Spartacus è una serie televisiva statunitense incentrata sulle gesta di Spartaco, gladiatore trace interpretato dall'attore australiano Andy Whitfield, successivamente sostituito da Liam McIntyre. Location delle gesta di Spartaco è l'Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), ovvero l'Antica Capua, citata più volte nel serial dai protagonisti. L'Anfiteatro Campano è la seconda arena in Italia, dopo il Colosseo, per importanza. Mescolando azione e pathos, la serie racconta le gesta del trace Spartaco, fatto prigioniero dai romani e divenuto gladiatore, e della sua rivolta contro la Repubblica romana nel 73 a.C., illustrando come poteva essere la vita da gladiatore del trace. È una serie trasmessa su un canale privato, Starz. Conseguentemente non subisce una forte censura, e sono numerose le scene a carattere erotico/sessuale e di violenza. L'intento è di rappresentare la società romana dell'epoche delle Guerre Civili in modo vivo e intenso, senza mezze misure, ma con la violenza quotidiana del mondo dei gladiatori come quella provocata dagli intrighi delle classi più alte, che si abbandonano al contempo alla lussuria e agli agi. La fotografia e gli effetti visivi si ispirano alle note opere grafiche e cinematografiche di Frank Miller, come 300 e Sin City.

Trama della Serie:
La storia comincia con l’arruolamento di un trace dal nome sconosciuto nelle truppe ausiliarie romane per organizzare una campagna contro i Geti (tribù di Daci situate presso la parte meridionale del Danubio, che oggi costituisce la Bulgaria, e la parte settentrionale, l’odierna Romania) su comando del legato Claudio Glabro. Nel 72-71 a.C., il generale romano Marco Terenzio Varrone Lucullo, proconsole della provincia romana di Macedonia, marciò contro i Geti alleati del nemico di Roma, Mitridate VI del Ponto. I Geti razziavano frequentemente le terre dei Traci, quindi il legato riesce con facilità a convincerli a servire l’esercito romano come truppe ausiliarie. Glabro viene persuaso dalla moglie Ilizia a cercare una gloria ancora maggiore; abbandona quindi la campagna contro i Geti e attacca le forze di Mitridate in Asia Minore. Il trace, sentendosi tradito, diserta insieme a molti che condividono il suo pensiero, ma tornato a casa trova il suo villaggio distrutto riuscendo solo a salvare la moglie Sura. I due vengono catturati dagli uomini di Glabro il giorno seguente; lui viene condannato a morire nelle arene dei gladiatori e lei viene venduta come schiava. Il trace viene condotto su una nave a Capua, in Italia, e contraddice tutti i pronostici quando sconfigge quattro gladiatori e conquista il favore degli spettatori. Per non perdere il favore del popolo, il senatore Albinio cambia la sentenza di condanna a morte in una di schiavitù. Quinto Lentulo Batiato, proprietario della scuola di gladiatori di Capua, suggerisce di assegnargli il nome “Spartacus”, perché il suo stile di combattimento gli ricordava quello dell'omonimo re trace.
Spartacus viene sottoposto ad addestramento per diventare un gladiatore dal maestro Enomao. Inizialmente ostile, Batiato riesce a guadagnarsi la sua fiducia promettendogli di ritrovare sua moglie Sura. Spartacus, intanto stringe amicizia con Varro, un romano che è diventato gladiatore spontaneamente per pagare i debiti e aiutare la sua famiglia, ma si guadagna l'odio di gladiatori veterani come Crisso, il gallo campione di Capua, e Barca, un cartaginese. Spartacus e Crisso vengono scelti per affrontare Theokoles, un leggendario gladiatore di origine spartana. Crisso, riuscendo temporaneamente a mettere da parte l'odio verso il compagno dopo aver trovato l'amore nella schiava Naevia, permette a Spartacus di sconfiggere il nemico e di diventare il nuovo campione di Capua.
Nel frattempo, arriva da Napoli un uomo incaricato da Batiato di trasportare Sura a Capua, ma la donna è stata ferita mortalmente da alcuni banditi e muore tra le braccia del marito. In realtà è stato Batiato stesso a ordinare al suo uomo di uccidere la donna, per togliere ogni idea di una vita oltre l'arena e trasformarlo in un gladiatore che combatta per la sua gloria. Spartacus, non avendo più altro per cui vivere, accetta il suo destino di gladiatore.
Le cose cambiano quando Spartacus è costretto a uccidere il suo migliore amico Varro, in un’esibizione in onore di Numerio, figlio del magistrato di Capua. Ilizia, che odia Spartacus per aver umiliato il marito, seduce Numerio e lo convince a condannare a morte il duellante sconfitto. Devastato dal dolore per la perdita delle due persone più care, in sogno Sura e Varro gli fanno capire che qualcosa non torna nella morte della moglie. Il trace, ottenuta la verità dall'uomo di Batiato sulla fine di Sura, decide di ribellarsi e ottenere la libertà con la forza.
Spartacus riesce ad aprire gli occhi sulla verità e sulla crudeltà dei romani anche a gladiatori come Crisso, sempre in disaccordo con lui. Tutti i gladiatori si ribellano apertamente durante una celebrazione, uccidendo Batiato e facendo strage tra gli ospiti. Dopo il massacro, Spartacus giura vendetta contro Roma, intenzionato a liberare gli altri schiavi.

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